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Voodoo

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11 luglio 2024

Addio a Shelley Duvall: Ricordo della stella di Shining e di Hollywood

 





Oggi è venuta a mancare l'attrice Shelley Duvall all'età di 75 anni, morta nel sonno in seguito a complicazioni dovute al diabete, di cui soffriva da tempo.

Nonostante la sua immagine non fosse legata esclusivamente al mondo dell'horror, non potevamo non omaggiarla ricordando la sua splendida interpretazione in Shining, il film di Stanley Kubrick tratto dall'omonimo romanzo di Stephen King.

La sua partecipazione come coprotagonista in Shining, in cui interpretava Wendy, la moglie di Jack Torrance (interpretato da un altrettanto magistrale Jack Nicholson) merita una menzione particolare, poiché le riprese furono per lei stressanti ogni oltre immaginazione, ritrovandosi vessata e ricoperta di insulti da Kubrick, che voleva a tutti i costi far emergere quel lato fragile tratteggiato dal personaggio e finendo inevitabilmente per incrinare la fragilità della donna e attrice, che anche a distanza di parecchi anni ricordava quei momenti come un incubo a occhi aperti. 




Sebbene la performance finale fu strepitosa e, a oggi, irripetibile, è innegabile che si debba allo stesso Kubrick il merito di tale successo, capace di trasformare il personaggio letterario di Wendy, una cheerleader bionda ed esuberante, in una donna schiava del marito violento e opprimente.

Quando attrice e personaggio si fondono insieme in un'unica persona e rimangono indelebili nell'immaginario collettivo, ecco che assistiamo a qualcosa di unico, a una prova attoriale che ben pochi possono vantare nella loro carriera. Shelley Duvall è riuscita a fare anche questo, a passare dalla Olivia di Braccio di Ferro (dimenticabilissima trasposizione cinematografica del forzuto marinaio interpretato dal compianto Robin Williams) alla Wendy di Shining, percorrendo una carriera mai interrottasi veramente, seppur riducendosi a sporadiche comparsate, l'ultima delle quali in The Forest Hills, del 2023, a causa delle sue precarie condizioni di salute.

A dare la notizia della scomparsa della donna è stato Dan Gilroy, l'uomo con cui stava insieme dal 1989, con le seguenti parole:

"La mia cara e dolce compagna di vita e amica ci ha lasciati, Dopo tante sofferenze, ora è libera. Vola via, bellissima Shelley".


06 luglio 2024

La Vera Storia della Famiglia Perron: Il Caso dell'Infestazione di Harrisville





Il caso della famiglia Perron ha dato inizio alla famosissima saga "T'he Conjuring", con il primo capitolo uscito nelle sale italiane nell' agosto 2013, ed è uno dei casi più conosciuti dagli amanti del paranormale. 

Nel dicembre 1970 Roger e Carolyn Perron acquistarono un casale ad Harrisville, Rhode Island, allettati dal fatto che avesse ben 14 camere (loro avevano 5 figlie, quindi lo spazio era quantomeno necessario). Il casale era molto grande, ma essendo vecchio e secolare ebbe bisogno di una ristrutturazione che comportò un elevato esborso di denaro ai Perron. 

Nel gennaio del 1971, a lavori ultimati, i Perron si trasferirono nella loro nuova abitazione e praticamente da subito cominciarono ad accadere delle "stranezze". 


Il casale di Harrisville


Il primo evento accadde quando la famiglia arrivò nella nuova casa: tre delle cinque figlie notarono un'ombra dalle sembianze umane che li fissava da un angolo buio del corridoio al piano superiore. Lo dissero ai genitori, ma questi non fecero caso alle loro parole, credendo si trattasse di uno scherzo. 

La figlia più piccola, April, fece amicizia con uno spirito chiamato Manny, che divenne a tutti gli effetti il suo amico immaginario. Con il passare dei giorni anche Carolyn cominciò a notare delle stranezze, come la scopa che utilizzava per spazzare i pavimenti che, nonostante la riponesse sempre nello stesso punto, trovava di volta in volta in posti diversi della casa. Un giorno, mentre stava preparando il bollitore per il tè, avvertì qualcosa o qualcuno che la guardava, anche se in quel momento fosse da sola in casa. Un'altra volta invece trovò delle pile elettriche al centro del pavimento in cucina, subito dopo aver lavato i pavimenti. Erano tutti piccoli avvenimenti ai quali non dava nessuna importanza, ma che si intensificavano giorno dopo giorno.

Le figlie, in particolare, avvertivano la presenza di entità che le spiavano, che le seguivano tra le stanze e i corridoi, e avevano la netta sensazione che sebbene alcune di queste entità fossero innocue, altre erano invece potenzialmente pericolose e malvagie.

I Perron allora cominciarono a fare domande, a documentarsi  sul passato del casale, scoprendo che fin da quando fu costruito otto generazioni di famiglie che avevano vissuto in quella casa avevano fatto una fine orrenda.


Ecco la foto di Bathsheba


Uno dei casi più eclatanti tra i precedenti residenti del casale fu quello di Bathsheba Sherman, che all'età di 93 anni si suicidò nel fienile dopo una vita triste e molto dura. Questa donna aveva perso tutti i suoi figli prima che potessero raggiungere l'età di 4 anni, alcuni morti annegati in un torrente vicino, altri uccisi o impiccati. Questi tragici eventi le segnarono indelebilmente la psiche, facendola diventare rancorosa e invidiosa dei suoi vicini di casa, come se la loro felicità e la loro serenità fossero per lei motivo di sofferenza fisica. 

Quando era ancora una giovane donna le fu dato in affido un bambino, che morì anch'egli in circostanze troppo fumose, al punto che cominciarono ad additarla come una strega.

L'autopsia sul corpo del bambino rivelò che lo stesso era morto in seguito alle convulsioni causate da un lungo ago infilzato nel cranio, fin dentro al cervello. L'accusa di stregoneria fu solo la prima accusa per Bathsheba: per la morte del bambino infatti fu accusata di omicidio colposo, accusa che venne archiviata per mancanza di prove sostanziali. 

Prima di impiccarsi nel fienile, Bathsheba scrisse una lettera in cui lanciava una sorta di maledizione contro tutto e tutti: poiché nella sua vita si era sempre dovuta sudare i suoi averi, chiunque ne fosse entrato in possesso, a partire dalla stessa casa, avrebbe sofferto di terribili sciagure. Quando il medico legale si occupò della sua autopsia, affermò di non avere mai visto niente di simile: sembrava che il corpo appeso alla fune si fosse mummificato, come se la sua morte non fosse avvenuta di recente, ma decine di anni prima. 

Tra gli spiriti che infestavano l'abitazione di Harrisville, infatti, quello di Bathsheba non solo era quello più malvagio, ma anche il più oppressivo di tutti, dato che si sentiva ancora come la padrona della casa non tollerava la presenza dei Perron, soprattutto quello di Carolyn. Lo spirito di Bathsheba vedeva infatti in Roger Perron uno dei suoi amanti e le bambine come le sue figlie, rendendo Carolyn, a conti fatti, un elemento estraneo per la "famiglia" che non aveva mai avuto in vita. 

Questo rese Carolyn Perron la vittima più frequente dei sui attacchi, spaventandola con fruscii, incubi notturni, facendola sentire costantemente di essere osservata e facendole avere apparizioni mostruose, principalmente quando si trovava da sola. Una sera, mentre si trovava sul divano, avvertì un forte dolore al polpaccio e un brivido gelido attraversarle il corpo. quando si controllò la gamba, vide che sul polpaccio vi era una ferita circolare, come se qualcuno l'avesse morsa con forza.

I coniugi Warren, demonologi e ricercatori del paranormale molto conosciuti e stimati in quel periodo, interessatisi al caso dei Perron, giunsero proprio a questa conclusione: lo spirito di Bathsheba aveva scelto Carolyn come suo bersaglio principale, nutrendo nei suoi confronti una rabbia molto forte.


Ed e Lorraine Warren


Una delle prime cose che fece Lorraine Warren fu condurre una seduta spiritica per contattare le entità presenti in casa e, in quella occasione, Carolyn Perron fu posseduta da uno spirito che parlò attraverso di lei in una lingua sconosciuta e facendola lievitare in aria dalla sedia su cui era seduta. Qualcosa in quella seduta spiritica non andò come previsto, la donna rimase segnata da quella possessione, al punto che suo marito Roger si vide costretto a cacciare di casa i Warren, preoccupato per la stabilità mentale della moglie. 

Successivamente, però, i Warren ritornarono perché erano preoccupati per la situazione che stava vivendo la famiglia Perron. Purtroppo questo comportò solo un peggioramento della situazione e anche con tutta la loro esperienza non riuscivano a liberare la famiglia da questa inquietante presenza. 

Alla fine, i Warren dichiararono che nei loro 50 anni di indagini paranormali, questo era il peggiore e il più significativo caso avessero mai incontrato. 

La famiglia continuò a vivere in quella casa per i successivi dieci anni a causa della loro instabilità finanziaria, fino al 1980, anno in cui andarono via. Da quel momento non furono più tormentati dagli spiriti. 



Andrea Perron

La figlia maggiore, Andrea, aspettò 30 anni per rendere pubbliche le vicissitudini che hanno reso la sua famiglia protagonista. Scrisse un libro dal titolo "House of Darkness/House of light", una memoria collettiva dei ricordi di famiglia di quel terribile periodo.

Questa storia ha ispirato il film "L' evocazione - The Conjuring", diretto da James Wan, che racconta la storia di Harrisville dal punto di vista di Ed e Lorraine Warren, utilizzando i loro file personali. Andrea ha dichiarato che il film, anche se ha trasposto i fatti in maniera cinematografica per ovvi motivi registici, ha un contenuto abbastanza preciso della ossessionante storia del Casale di Harrisville.




Il casale è attualmente abitato da una famiglia che sostiene ci siano tutt'ora presenze al suo interno, ma nulla a che vedere con quelle che turbarono la vita familiare dei Perron.