Una leggenda che è parte integrante del folklore dell'America Latina è quella della Llorona, si narra che questa entità si presenti come una donna in lacrime in cerca di suo figlio, che si suppone abbia ucciso o perso, e che vaghi perennemente alla sua ricerca. Le testimonianze dicono che la sua apparizione si accompagni a delle urla agghiaccianti.
Su questa leggenda ci sono tante versioni a seconda dello Stato da cui viene tratta e anche se le caratteristiche sono diverse la storia è sempre la stessa.
Tutto ebbe inizio in un piccolo villaggio dove viveva una donna di una rara bellezza il cui nome era Maria.
Un giorno nel suo villaggio arrivò un uomo molto facoltoso, che quando vide Maria se ne innamorò subito e chiese la sua mano. I due si sposarono ed ebbero due gemelli: un maschio e una femmina.
Quando nacquero i due figli, il marito sposto l'attenzione che dava a Maria verso di loro, lei capì che l'uomo non l'amava più e ne ebbe la prova concreta quando un giorno questi uscì di casa senza fare più ritorno.
Molto tempo dopo Maria stava passeggiando con i suoi figli e vide una carrozza, dentro la quale c'era suo marito con una giovane donna. Lui, come se niente fosse, si fermò a parlare con i due figli e ignorò Maria.
Lei, presa da un raptus di follia, prese i suoi figli e li getto nel fiume. Subito dopo rinsavì e, conscia dell'insano gesto appena compiuto, si getto nel fiume a sua volta nel vano tentativo di salvarli, ma ormai era troppo tardi: erano morti annegati. Presa dalla disperazione, s'impicco a un albero che costeggiava il fiume dove morirono i suoi figli.
La notte del funerale, e nelle notti a venire, alcune persone del villaggio sentirono delle urla strazianti che ripetevano: "Dove sono i miei figli?"
Altre testimonianze di abitanti del villaggio parlavano di una figura simile a Maria che, di notte, sorvegliava il fiume alla ricerca dei suoi figli.
Si narra che Maria non possa entrare in paradiso finché non trova i suoi figli, infatti una leggenda parallela racconta che la Llorona vaghi sulla terra in lacrime e chiunque la senta piangere sarebbe meglio che scappi a gambe levate, perchè il suo spirito è portatore di sventura.
La cosa più terribile è che, se il suo cammino incontra quello di un bambino, lo rapisce e lo anneghi nel fiume come ha fatto coi suoi.
La cosa più terribile è che, se il suo cammino incontra quello di un bambino, lo rapisce e lo anneghi nel fiume come ha fatto coi suoi.
In Argentina la storia è sempre la stessa: una donna che uccise i suoi figli e che si tolse la vita, ma in questo caso l'entità può causare malattie o peggiorare le condizioni dell'ammalato.
In altre storie appare come una donna che ha bisogno di aiuto portando la vittima ad avere pietà di lei e quando viene soccorsa lei lo derubi.
In Cile la Llorona è nota come la Puccullén (donna con le lacrime). Qui si narra che l'entità pianga sempre perchè le hanno strappato via il figlio dalle braccia. Appare sempre vestita di bianco e soltanto a persone con una specifica abilità o a persone vicine alla morte. Anche gli animali possono avvertire la sua spettrale presenza.
Si narra anche che la Puccullén sia una guida per i morti che indica con i suoi passi e con le sue lacrime il cammino per andare nell'aldilà.
In Colombia, invece, la Llorona indossa una tunica nera; un'altra differenza è che nelle altre leggende appare come una bellissima donna, qui invece il suo volto è un teschio spaventoso con due sfere luminose al posto degli occhi e grandi mani insanguinate che cullano un bambino morto. In questo caso la sua presenza spaventa le ragazze che hanno commesso atti di cui non andrebbero fieri i loro genitori. Atti impuri.
In Ecuador la Llorona era una donna abbandonata insieme al figlio dal marito, lei impazzi e annegò suo figlio nel fiume, poi si penti e si getto anch'essa nel fiume per salvarlo. Quando lo tirò fuori dalle acque, ormai cadavere, gli mancava il mignolo.
Per la disperazione la donna si suicidò e da allora vaga per il paese tagliando i mignoli delle persone.
Alcuni contadini del posto raccontano anche che quando una donna sta per partorire, lei si presenti per reclamare il bambino e affinchè questo non avvenga si lasciano dei dolci fuori dalla porta per farla mangiare e lasciare in pace il povero nascituro.
Leggende analoghe sulla Llorona si possono sentire in Guatemala, Honduras, Venezuela,
Nel 2019 è uscito nelle sale cinematografiche il film ispirato all'omonima Leggenda (La Llorona, le lacrime del male) e diretto da Michael Chaves.
La trama è la seguente: 1973, Los Angeles, l'assistente sociale Anna Tate-Garcia, rimasta vedova del marito poliziotto ucciso in servizio, fatica a conciliare le esigenze di un lavoro impegnativo con quelle di famiglia, che la vedono molto presa a occuparsi dei suoi due figli piccoli Chris e Samantha.
La trama è la seguente: 1973, Los Angeles, l'assistente sociale Anna Tate-Garcia, rimasta vedova del marito poliziotto ucciso in servizio, fatica a conciliare le esigenze di un lavoro impegnativo con quelle di famiglia, che la vedono molto presa a occuparsi dei suoi due figli piccoli Chris e Samantha.
Per ragioni di lavoro, Anna è costretta a separare Patricia, una donna ispanica, dai suoi due figli, che per motivi misteriosi la donna teneva segregati in uno stanzino.
La situazione è strana e lo diventa sempre più sino a trasformarsi in tragedia.
Anna si rende conto con orrore che adesso sono i suoi figli a essere in pericolo, eletti come preda da uno spirito vendicativo, la Llorona, una donna che nel 1673, in Messico, scoprì il tradimento del marito e per vendicarsi uccise i loro due figli, togliendosi infine la vita e diventando a causa del suo terribile gesto, maledetta per sempre; un fantasma pieno dio e di rimpianto.
La leggenda della Llorona prima del 2019 fu già portata sul grande schermo altre volte: nel 1933 da Ramòn Peòn, nel 1960 da René Cardona, nel 1961 da Rafael Baledòn e nel 2006 da Rigoberto Castañeda, nel suo "Km 31".
Qui di seguito il trailer de "La Llorona - le lacrime del male" del 2019:
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